martedì 17 luglio 2018

Isola d'Elba in scooter - giugno 2018

24/06/18



Siamo a conclusione di un anno molto triste e complicato, tra lutti e infortuni.

Diversi viaggi sono già sfumati per motivi di salute e di tempo e ora non ce la sentiamo di sprecare anche questi pochi giorni di ferie estive che ci rimangono.

Nonostante la stampella di mia moglie -alle prese con un’algodistrofia- e la mia fascite plantare, decidiamo di partire in sella al nostro scooter per una mèta di mare vicina, senza sbattimenti e che non necessiti di lunghe camminate.

Mi bastano pochi minuti e pochi clic per prenotare una traversata in traghetto per l’isola d’Elba e un monolocale a Capoliveri.

Sarà la nostra prima volta sull’isola; abbiamo smesso di girare l’Italia da qualche anno e questa vacanza ci farà capire che abbiamo avuto torto a snobbare così tanto il nostro Paese.

Eccoci in partenza!




Per evitare possibili piogge previste nel pomeriggio, partiamo al presto da Genova e quindi arriviamo a Piombino con un anticipo mostruoso di 4 ore: niente paura! Alla biglietteria ci dicono che possiamo imbarcarci comunque sulla prima nave in partenza della stessa compagnia (Corsica e Sardinia Ferries) che salperà tra 20 minuti.



Arriviamo quindi sull’isola con 4 ore di anticipo! Grazie ai consigli dettagliati della padrona di casa troviamo subito il monolocale a Capoliveri, a 15 chilometri da Portoferraio. Lasciamo i bagagli e indossiamo il costume per approfittare subito delle spiagge più vicine.

Scegliamo la spiaggia di Barabarca, appena fuori il paese.

Parcheggiamo lo scooter ai bordi di un piccolo parcheggio gratuito anche per le auto e imbocchiamo il sentiero che parte proprio da qui e che porta in un paio di minuti alla bella spiaggia sottostante.

Purtroppo è tardo pomeriggio e la giornata è un po’ velata, quindi dall’alto il colore dell’acqua non è esaltante, ma posso assicurare che facendoci il bagno ci si accorge che è cristallina.

Barabarca




È lunga un centinaio di metri, di sabbia e ghiaia, con un fondale adatto anche ai bambini (almeno la parte più a sinistra della spiaggia e per i primissimi metri). Indosso la maschera e nuoto un po’ più a largo per ammirare il bel fondale roccioso popolato da tantissimi pesci.

Rimaniamo un paio d’ore scarse e poi risaliamo al parcheggio per tornare al monolocale, ma prima ci fermiamo a un supermercato per fare scorte alimentari: quest’anno, oltre alla salute ci mancano anche i soldini, quindi per risparmiare mangeremo quasi sempre in casa.



Quando torniamo in casa sono ormai le 20.00. Abbiamo solo la forza per una doccia, per mangiare e addormentarci.







25/06/18



Dopo un’abbondante colazione saliamo in sella in direzione di Laconella, una bella spiagga sabbiosa,12 chilometri a ovest di Capoliveri.

Un promontorio divide Laconella da Lacona, la spiaggia sorella maggiore, molto più affollata.

Per arrivarci si supera tutto l’abitato di Lacona e si segue l’indicazione di un minuscolo cartello marrone che segnala il camping Laconella: fate attenzione, se non si aguzza la vista può passare inosservato.
Si percorre un breve tratto di sterrato e si lascia il mezzo sul ciglio della strada: inutile dirvi che lo spazio disponibile è poco e conviene venirci presto o meglio con un mezzo a due ruote.
Si scende per due o trecento metri per un agile sentiero (anche per una stampellata) e si arriva in spiaggia.
È decisamente bella, anche se già affollata per i nostri gusti, nonostante sia ancora giugno.
Senza ombrellone rimaniamo al massimo due ore in spiaggia, facendo un bel po’ di snorkeling. Anche qui il fondale è interessante, ma solo nelle parti laterali lambite dai promontori rocciosi.
Noto con un certo sgomento che anche all’Elba arrivano i venditori di cocco bello e asciugamani…


Laconella

Laconella

Laconella

Laconella

sentiero per Laconella

sentiero per Laconella
  

Torniamo a casa per pranzare e riposare e poi nel pomeriggio facciamo una passeggiata nel graziosissimo paesino di Capoliveri.

Capoliveri



Ci incantano i suoi vicoletti e i tanti scorci romantici che regala, i bei negozietti di artigianato ricercato e di originali souvenirs, i tanti bei locali che servono ottimo cibo.






Io rimango affascinato dalla piazzetta principale, dove scopriamo che in serata ci sarà una festa con la musica di una nota emittente radiofonica.

Quindi rientriamo, ceniamo e ci prepariamo per uscire. La serata sarà divertente e mi farà ricordare le feste di paese di quando ero un ragazzino.





26/06/18



Stamattina ci svegliamo con la voglia di macinare chilometri e di esplorare un po’ di più l’isola.

Puntiamo subito verso Procchio, al centro dell’isola nella parte settentrionale. Nonostante da Capoliveri siano solo 22 chilometri, ci si impiega un bel po’ per via della strada stretta e dei Sali-scendi.

Quando arriviamo a Procchio ci rendiamo conto che non è il posto che fa per noi…è una località turistica sovraffollata, con la spiaggia (che a dir la verità è pure banale) soffocata da lidi e ombrelloni.

Ce ne andiamo immediatamente senza fermarci. Proseguiamo la litoranea in direzione ovest e troviamo dopo poche curve la spiaggia di la Paolina, famosa perché qui veniva a prendere il sole Paolina Bonaparte, sorella del famoso Napoleone.

Si scende dalla strada alla spiaggia sottostante attraverso un sentiero scosceso tra gli alberi. La spiaggia è carina e l’isoletta di fronte (raggiungibile con qualche bracciata) è un ottimo elemento scenografico. 

la Paolina

C’è un lido anche qui, ma non rovina la bellezza del luogo.

In prevalenza il bagnasciuga e il fondale sono pietrosi, ma in alcuni punti si trova anche sabbia.

Il fondale è molto interessante per chi fa snorkeling.



Risaliamo in sella dopo un po’ perché la giornata esplorativa prevede la visita di Marciana Marina (6,5 chilometri dopo Procchio). 

panorami

panorami


Siamo perlopiù interessati a scoprire il nucleo più antico del centro storico di Marciana, chiamato Borgo al Cotone.

È un piccolissimo nucleo di variopinte casette color pastello incastonate intorno a un minuscolo molo. I vicoletti sono meravigliosamente abbelliti da fiori, panchine e vialetti acciottolati.

È davvero da vedere! 

Marciana Marina, sullo sfondo Borgo al Cotone


Borgo al Cotone

Borgo al Cotone

Borgo al Cotone

Borgo al Cotone




Ci fermiamo a mangiare uno snack e poi decidiamo di visitare la famosa fonte di Napoleone, in cima a un monte, località Poggio.

Si racconta che il condottiero corso fosse un grande estimatore dell’acqua che sgorgava (e sgorga tutt’ora) da questa sorgente.

Peccato che non riusciamo a trovarla per via di un paio di indicazioni sbagliate che ci hanno dato i passanti.




Decidiamo di tornarcene a Capoliveri, ma il tragitto sarà massacrante per il caldo e la lunghezza del tragitto: circa 32 chilometri da percorrere in quasi un’ora.



A casa collassiamo quasi subito e dormiamo per un bel po’, ma a pomeriggio inoltrato torniamo in spiaggia, questa volta a Zuccale, la spiaggia dirimpettaia di Barabarca, proprio ai piedi di Capoliveri,



Zuccale è più facilmente accessibile di Barabarca per chi ha difficoltà a camminare ed è un po’ più grande. L’acqua è cristallina e il fondale è adatto anche a chi non sa nuotare: infatti è sabbioso e digrada dolcemente. 

Zuccale

Zuccale


Restiamo fino al tramonto e ci godiamo i colori che questo ci regala e il tepore del sole, che a quest’ora diventa gradevole.







27/06/18



Sveglia presto, colazione generosa e via, verso una delle spiagge must dell’Elba: Fetovaia.

La raggiungiamo percorrendo 30 chilometri in direzione ovest, quasi sempre costeggiando il mare.

I panorami che ci regala questo viaggio sono mozzafiato. Io ho notato grande somiglianza con la Corsica.




Data la distanza percorsa, la bellezza della spiaggia e il meraviglioso colore dell’acqua optiamo per il noleggio di un ombrellone, così da poter rimanere più a lungo, senza rischiare un’insolazione.

Il costo del noleggio di ombrellone e due lettini è di circa 25 euro.

Trascorriamo la giornata alternando sonnellini sotto l’ombrellone a lunghi ammolli in un’acqua meravigliosamente celeste, anche se comunque dobbiamo fare i conti con l’affollamento.


Fetovaia

Fetovaia

Fetovaia


Pranziamo al bar del lido e nel primo pomeriggio andiamo a prendere lo scooter per tornare a casa.



Passiamo sopra la spiaggia di Cavoli, che dall’alto sembra ancora più bella di Fetovaia e ci ripromettiamo di venire qui l’indomani: ora siamo troppo stanchi per trovare la forza di scendere a mare.


Cavoli

Cavoli

Cavoli


Torniamo a casa abbastanza tardi. Ci addormentiamo profondamente e poi al risveglio usciamo per andare a passeggio tra i bei vicoli di Capoliveri, dove ci fermiamo in piazzetta per un aperitivo.
Poi, in serata, ceneremo con una pizza.

vicoli di Capoliveri






28/06/18



Stamattina piove: addio bella spiaggia di Cavoli!

Aspettiamo speranzosi che esca il sole, ma nulla…al massimo il cielo resterà opaco e farà freschino.

Non ci resta, quindi, che anticipare ad oggi la visita alla residenza napoleonica di San Martino che avevamo in programma per domani mattina prima dell’imbarco per Piombino.



Le residenze napoleoniche all’Elba sono due, ma una è più facilmente raggiungibile da chi ha problemi a camminare, ed è quella di San Martino, appena fuori da Portoferraio.



Le indicazioni per trovarla sono chiare e ci si arriva in pochissimo tempo da Portoferraio. Si lascia l’auto in un parcheggio a pagamento, ma noi abbiamo lo scooter e parcheggiamo gratis in un posto qualunque.

Il biglietto d’ingresso costa 5 euro (intero), mentre si pagano 8 euro se si acquista il biglietto combinato con l’altra residenza (la Villa dei Mulini).



La residenza è in una posizione panoramica davvero meravigliosa, immersa in un bosco rigoglioso.

Agli occhi dei visitatori odierni si presenta più sfarzosa rispetto ai tempi in cui Napoleone vi trascorse il suo esilio.

Infatti, dopo la sua morte, un suo fedele generale vi aggiunse una galleria monumentale dove raccolse opere d’arte e cimeli appartenuti al grande condottiero.



L’edificio originale era invece un ex ovile, ristrutturato e riconvertito a villino abitativo, non molto grande e dall’aspetto esterno molto semplice.

residenza Napoleonica San Martino

residenza Napoleonica San Martino

residenza Napoleonica San Martino

residenza Napoleonica San Martino



Gli interni invece erano decorati con gusto; mirabili gli stucchi e gli affreschi, soprattutto quelli della sala Egiziana.



Gli arredi presenti oggi non sono originali, ma sono assolutamente coerenti con i gusti dell’epoca.



Andiamo via e riusciamo ad arrivare a casa quando cominciano a cadere le prime gocce di pioggia. Che culo!

Non abbiamo voglia di cucinare e ci concediamo un pranzo a menù fisso a 13 euro in un ristorante molto turistico. In effetti non ne usciremo entusiasti.



Torniamo in camera per riposare e nel pomeriggio usciamo per un aperitivo, l’ultimo della vacanza, nella mia cara piazzetta del paesino. Questo posto mi ha davvero conquistato. Sono cresciuto in un piccolo paese e queste atmosfere me lo ricordano un po’.

Mentre siamo seduti al bar, protetti dagli ombrelloni, comincia a piovere e quindi indugiamo parecchio prima di andar via.



Cogliamo l’attimo e approfittiamo di una tregua che la pioggia ci concede e torniamo velocemente in casa, dove restiamo tutta la sera.







29/06/18



Facciamo i bagagli e con un po’ di rammarico ci dirigiamo a Portoferraio, cercando di imbarcarci prima, per poter essere a Genova nel pomeriggio e non di notte.

Il tempo è beffardo: oggi c’è un caldo micidiale. Uffa!

Riusciamo a prendere il traghetto delle 11.15 e non quello delle 17.30.




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